Leggi la trascrizione della puntata
Ciao Buonascolters, l’episodio che state per ascoltare l’ho registrato un po’ di giorni fa, prima del decreto che estendeva le zone rosse. Immagino che a questo punto alcuni di voi siano preoccupati o magari spaventati e mi dispiace molto. Se posso fare qualcosa per voi, ascoltarvi, tenervi compagnia in qualche modo, fatemelo sapere. Scrivetemi a giada@giada100.com.Vi abbraccio e vi lascio alla puntata.
Ciao Buonascolters, come state? Spero che questi strani giorni non vi stiano impensierendo troppo.
Io oggi, nonostante il delirio intorno a noi, voglio festeggiare. Festeggio perché oggi è il compleanno del podcast e festeggio perché da ora sono online e disponibili per voi tutti i miei percorsi di coaching e i prodotti per studiare in autonomia. Li trovate sul mio sito giada100.com e vi consiglio di andarci presto perché per pochi giorni sono in sconto.
Attendo feedback da parte vostra, mi raccomando!
Arriviamo alla puntata di oggi che prosegue il lavoro sull’identità del business cominciato a gennaio. Oggi parliamo di mission, un altro di quei paroloni che a volte suonano un po’ privi di significato.
A cosa serve la mission
E invece la mission, anche se sembra evocare qualcosa di epico e forse anche un po’ ampolloso, è in realtà quello che ci aiuta ad andare dritti al punto, a capire e fare capire con precisione quello che facciamo.
In soldoni sintetizza quello che facciamo, per chi lo facciamo e il beneficio che queste persone ne traggono.
Sono proprio questi tre elementi che ci interessa definire.
Delineare i tre elementi della mission
Cosa faccio
Cominciamo con gli esercizi e partiamo dal primo elemento, il “cosa faccio”. Scrivete diverse versioni di quello che fate, usando anche verbi diversi.
Per esempio, se sono un falegname posso scrivere che creo oggetti in legno, oppure progetto e costruisco arredamento, oppure intaglio e decoro il legno.
Una volta scritte tutte le versioni di ciò che fate, create una versione che contenga in sé tutti gli aspetti del vostro lavoro e che vi convinca. Provate a dirla ad alta voce e vedete come vi suona. Appena ce l’avrete segnatela e mettetela da parte.
Per chi lo faccio
Ora andiamo a definire il secondo elemento, cioè il “per chi lo faccio”, ovvero i clienti. Se con la puntata sui clienti avete lavorato sulla definizione dei vostri clienti tipo, andare a riprendere gli appunti. Altrimenti, appena possibile ascoltate la puntata.
Nel frattempo, potete cominciare a delineare una prima bozza. Chiedetevi chi sono le persone che servite con la vostra attività, che caratteristiche hanno, cos’hanno in comune. E soprattutto provate a mettervi nei loro panni e a immaginare cosa vogliono ottenere dai vostri prodotti o servizi.
Il beneficio che i clienti traggono da quello che vendo
E qui passiamo al terzo elemento, che è il beneficio. Sì perché i nostri clienti non comprano da noi perché vogliono un prodotto o un servizio e le loro funzionalità, ma perché vogliono il beneficio che il nostro prodotto crea per loro.
Di solito quando pensiamo a quello che vendiamo pensiamo alle caratteristiche e alle funzionalità. Ma in realtà, quando pensiamo da acquirenti, la prima cosa che ci interessa capire è che ci guadagno. Che poi, appunto, è il beneficio.
E per fare il salto da funzionalità/caratteristica, si può fare un giochino simpatico. Cioè, per ogni funzionalità che ci viene in mente, ci mettiamo nei panni del nostro cliente tipo e chiediamo “E allora, che ci guadagno?”.
Per esempio, io venditore dico al cliente che questo forno elettrico si riscalda molto velocemente.A questo punto io cliente chiedo “E allora, che ci guadagno?”.E la risposta potrebbe essere “Che puoi infornare e cuocere più in fretta il pranzo”.E ancora il cliente chiede “E allora, che ci guadagno?”.E stavolta la risposta è “Che hai meno tempo di attesa, puoi mangiare prima del solito e poi hai del tempo extra per rilassarti prima di tornare al lavoro”.
E volendo possiamo continuare con “E allora, che ci guadagno” finché non abbiamo trovato il beneficio che ci sembra davvero importante per i nostri clienti. E per trovarlo dovete conoscere bene i bisogni e i desideri dei vostri clienti tipo, come dicevamo anche nella puntata sui clienti appunto.
Ok, questo giochino del “che ci guadagno” possiamo farlo anche per i singoli prodotti o servizi che vendiamo, è molto utile per scrivere dei testi che aggancino davvero l’attenzione dei clienti.
Nel nostro caso però lo stiamo facendo per scrivere la mission e quindi è importante che voi arriviate a definire il beneficio generale che create con il vostro lavoro.
Scrivere la mission
A questo punto si tratta di mettere insieme i pezzi: prendete il “cosa faccio” che avete scelto, il “per chi lo faccio” e il beneficio generale e metteteli insieme in una frase.
Se vi ricordate, nella puntata sulla vision vi avevo letto degli esempi di alcune aziende. Oggi vi leggo le mission di due di quelle aziende e per ciascuna vi faccio notare i tre elementi.
Allora, la mission di Microsoft è: Consentire a persone e aziende in tutto il mondo di realizzare appieno il proprio potenziale.
Cosa faccio = consentire Per chi lo faccio = persone e aziende in tutto il mondo Il beneficio = realizzare appieno il proprio potenziale
Teniamo conto che Microsoft fa computer, software e affini ma quello che emerge con forza nella mission è il beneficio, cioè realizzare il proprio potenziale. Ecco, Microsoft può anche omettere quello che fa nello specifico, noi piccolini invece lo dobbiamo dire se vogliamo farci capire e se magari non siamo molto conosciuti.
Ok, ecco la mission di LinkedIn: Collegare i professionisti di tutto il mondo per aiutarli a essere più produttivi e a raggiungere i propri obiettivi professionali.
Cosa faccio = collegare Per chi lo faccio = i professionisti di tutto il mondo Il beneficio = essere più produttivi e raggiungere i propri obiettivi professionali
Vi faccio sentire anche la mia Sono una coach e affianco i coraggiosi che lavorano in proprio. Insieme lavoriamo su identità del business, comunicazione ma anche self-care. Li aiuto a credere nel proprio valore e in quello della loro attività e a trovare gli strumenti per raggiungere il successo alle loro condizioni e avere tempo e spazio per sé.
Cosa faccio = Sono una coach e affianco Per chi lo faccio = i coraggiosi che lavorano in proprio Il beneficio = raggiungere il successo alle loro condizioni e avere tempo e spazio per sé
Come avete sentito nella mia mission ci sono anche altri elementi che specificano quello che faccio, questo per dirvi che come sempre vi ho dato una struttura ma voglio che vi sentiate liberi di modificarla e renderla giusta per voi. L’importante è che dentro ci siano i tre elementi che abbiamo detto, cioè cosa faccio, per chi lo faccio, il beneficio che ne traggono i clienti.
Bene, siamo arrivati a conclusione. La trascrizione della puntata con tutti gli esercizi la trovate sul mio sito giada100.com/0210.
Mi raccomando mandatemi feedback sulla puntata e anche sui percorsi di coaching, scrivetemi su Instagram o Twitter dove mi trovate come giada100 con il cento in cifre. Fatevi sentire che a volte dietro al microfono mi sento un po’ sola!
E se siete su Telegram, iscrivetevi al canale Buon ascolto podcast così vi avviso subito dell’uscita delle puntate.
Grazie del tempo che avete trascorso con me. Ci sentiamo alla prossima puntata! Ciao!
Torna alla home Spulcia i contenuti Scrivimi Giada Centofanti • P.IVA 01969000668 • Socializziamo: Instagram, LinkedIn Privacy Policy Cookie Policy Condizioni generali