Produttività consapevole significa lavorare in maniera focalizzata e intenzionale sui progetti giusti per raggiungere gli obiettivi che ti poni senza però mandare alle ortiche il tuo benessere, sacrificare il tuo tempo libero, minare la tua creatività.
Vuol dire incamminarti verso il futuro che vuoi costruire senza perdere di vista il momento che stai vivendo e celebrando i progressi che fai ogni giorno.
Per esempio, non è il caso di avviare nuovi progetti se in questo momento non hai l’energia per farlo. Ed è inutile metterti a lavorare su 10 idee diverse perché non sai quale ti porterà dove vuoi.
Lo so che in questo mondo sembra che per ottenere risultati si debba fare-fare-fare. Io però sono qui per dirti che è meglio fermarsi a respirare, lasciare spazi bianchi, pensare. E poi fare quello che ha davvero senso fare.
Aggiungi la consapevolezza alla produttività
Per raggiungere i tuoi obiettivi e fare le grandi cose che sogni, quello di cui hai bisogno è capire quali sono i progetti e le attività davvero importanti su cui concentrarti per smettere di affogare in liste chilometriche di cose da fare che non ti portano da nessuna parte, anzi a fine giornata ti fanno sentire come se non avessi combinato niente.
Hai bisogno di ascoltarti sempre, capire come stanno il tuo corpo, la tua mente e il tuo spirito e darti il permesso di fermarti ogni volta che ti serve.
Hai bisogno (e diritto!) di creare spazio per le cose che per te contano, nel lavoro e nella vita.
Hai bisogno di celebrare i progressi che fai prima di metterti a correre verso il prossimo obiettivo.
Ecco, produttività consapevole per me vuol dire sostituire l’attività frenetica, la produttività a tutti i costi, l’efficienza industriale con la presenza.
Sono presente per me stessǝ e quindi:
- decido di capire cosa voglio e cosa voglio fare per ottenerlo;
- scelgo di mettermi al centro, ascoltare le mie esigenze, fare le cose a modo mio e con i miei ritmi;
- scelgo di essere presente per clienti, persone che mi seguono e persone care con cura e attenzione ma sempre nel rispetto del mio tempo, delle mie energie, del mio benessere;
- scelgo di assaporare il momento presente, i progetti, le attività, il tempo per me, il mondo attorno a me.
Come ti aiuta la produttività consapevole
La produttività consapevole è uno strumento essenziale che uso per me stessa e nel mio lavoro e che anche tu puoi usare per
- prendere coscienza di ciò che desideri
- definire con chiarezza i tuoi obiettivi
- fare una pianificazione intenzionale
- creare un piano d’azione fattibile e sostenibile che rispetti i tuoi ritmi,
- rendere più semplice e fluida la gestione della tua attività in proprio,
- farti meno pippe mentali lavorando sul mindset e sulle convinzioni limitanti
- prenderti cura delle tue energie, del tuo tempo e della tua creatività,
- costruire abitudini che funzionino per te e ti aiutino a vivere e lavorare meglio,
- riuscire a lavorare con concentrazione e intenzione tenendo a bada il livello di stress,
- avere un’attitudine curiosa e aperta alla sperimentazione,
- trovare e usare strumenti che ti semplificano le cose e che sono in sintonia con il tuo modo di lavorare e di pensare.
Tutte queste cose sono alla base del mio lavoro e dei miei contenuti, certo, ma soprattutto fanno parte del mio modo di essere e di vivere.
Sono gli strumenti che mi tirano fuori dai guai ogni volta che cado nel tranello dell’aspettativa impossibile di essere efficace e produttiva al 100%, ogni giorno, 24 ore su 24. Ecco perché quando ne parlo mi accendo come una lampadina!
Comincia a usare la produttività consapevole
Ti lascio 4 spunti di riflessione che puoi usare per cominciare a inserire qualche elemento di consapevolezza e intenzionalità in più nella tua giornata.
1 Cosa fai appena ti svegli?
Fino a qualche tempo fa la mia prima azione dopo essermi alzata era aprire subito le email. E poi Instagram e poi Facebook. E poi caffè e poi al lavoro.
Non mi faceva affatto bene. Quello di cui ho bisogno appena sveglia è un momento di quiete prima che tutto cominci a muoversi. Ho bisogno di scrivere quello che mi passa per la testa mentre sento l’acqua del caffè che borbotta. Ho bisogno di silenzio fuori per ascoltare dentro di me.
Non l’avrei mai scoperto se non mi fossi fermata a chiedermi “Di che cosa ho bisogno in questo momento?”.
Perciò ti incoraggio a riflettere sul momento del tuo risveglio e a capire se c’è qualcosa che vorresti cambiare.
2 Com’è la tua energia durante il giorno?
Dopo pranzo mi trasformo in un’ameba: fra le 14.30 e le 16 la mia mente si spegne. Nei primi anni da freelance mi ostinavo a lavorare lo stesso perché era quello che in ufficio avevo sempre fatto. Poi finalmente ho capito che ora sono nella posizione di stabilire i miei orari di lavoro e che posso anche non lavorare in quella fascia oraria! O magari fare attività che mi vengano bene anche con l’energia più bassa, per esempio quelle creative.
Durante il giorno è normale avere picchi di energia e poi momenti in cui si abbassa. Prova a monitorare i tuoi per capire quali attività fare in quali momenti della giornata, così ti semplifichi la vita!
3 Come ti fanno sentire le notifiche?
Le notifiche sono una di quelle cose di cui parlo tanto perché per me sono un elemento di distrazione, di disturbo, a volte proprio di fastidio estremo.
Per questo ogni volta che ho bisogno di fare un lavoro che richiede tutta la mia concentrazione le disattivo. E in ogni caso tengo sempre spente quelle dei social.
Fai caso a come reagisci quando arrivano le notifiche, a cosa ti dice il tuo corpo quando sente il suono o quando vede il badge con il numeretto sulla app. Se fai un lavoro che non salava vite, forse puoi anche provare a disattivarle, ‘ste notifiche, che dici?
4 Libera la mente prima di andare a dormire
Sono sincera: sono secoli che provo a instaurare una routine serale per andare a dormire tranquilla ma poi non lo faccio mai. Perché mi piace stare svaccata sul divano a vedere serie tv accoccolata al mio compagno. Perciò (per ora) niente yoga, meditazione o journaling prima di andare a dormire. Ci ho provato, non ha funzionato, me ne sono fatta una ragione.
Però c’è una cosa che faccio ogni volta che nella mente cominciano ad affollarsi pensieri: il braindump. Prendo i pensieri e li trascrivo su carta, che siano preoccupazioni, idee o cose da fare. Una volta messi nero su bianco smettono di girarmi in testa e riesco a prendere sonno più facilmente.
E tu hai mai provato a svuotare la mente prima di andare a letto?
Hai visto? Questa produttività consapevole non è poi così complicata! Si tratta di mettere in campo un pizzico di ascolto e di presenza in più.
Se vuoi nuovi spunti per allenarti a farlo, iscriviti alla newsletter così te ne posso mandare un po’ ogni due settimane.
Se invece mi vuoi al tuo fianco per cominciare a rimettere ordine nei tuoi progetti, scrivimi a giada@giada100.com così fissiamo una chiacchierata telefonica per conoscerci e decidere insieme come proseguire il percorso.
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