Da piccoli seguiamo quello che ci dicono i genitori, a scuola le indicazioni dei professori, poi in ufficio le richieste dei superiori.
Chiediamo permesso anche prima di entrare in una stanza.
Attenzione, non c’è nulla di sbagliato: seguire le regole è questione di sopravvivenza e spesso di correttezza e rispetto verso il prossimo.
Ma ogni volta che diciamo un “Sì, certo” senza riflettere, stiamo più o meno inconsapevolmente mettendo da parte un pezzo di noi.
Succede a ognuno, non facciamocene una colpa, però rendiamocene conto.
Come mai darci il permesso sembra sempre difficile
Prendiamo coscienza del fatto che
- prendere decisioni è impegnativo e spesso ci mette a disagio, quindi tendiamo ad accettare di buon grado le soluzioni proposte da altre persone;
- siamo abituati a seguire strade altrui sin da piccoli e cambiare è faticoso;
- rimanere nella comfort zone è più semplice che decidere di prendere un nuovo percorso, di rischiare, di rompere gli schemi.
Lo sai perché?
Perché il nostro cervello cerca il più possibile di lavorare in modalità risparmio energetico, in modo che in caso di pericolo noi abbiamo tutte le energie necessarie per poterci salvare. Ecco perché tutti, in fondo, siamo di base un po’ pigri e poco propensi al cambiamento.
Però poi se non rompiamo almeno un po’ lo status quo, se non facciamo almeno un giretto fuori dalla zona di comfort, rischiamo di rimanerci intrappolati e questo alla lunga ci causa insoddisfazione.
Poi, certo, ci sono le pressioni esterne: un mondo che spesso ci preferirebbe grigi e allineati come gli operai di Metropolis. Oppure l’ambiente in cui siamo cresciuti, che potrebbe averci portato a essere disperatamente accomodanti — e talvolta perfezionisti — pur di essere visti, riconosciuti e amati. Da lì poi derivano senso di inadeguatezza e senso di colpa, coppia d’assi nella difficoltà a darsi il permesso.
Perché è importante darti il permesso
Insomma, non è per niente facile risistemare i nostri confini personali per darci il permesso. Eppure è fondamentale per poter vivere una vita gratificante.
Perché quando cominci a darti il permesso
- impari a conoscerti meglio;
- impari ad ascoltarti per poi agire di conseguenza;
- impari piano piano a fidarti di te stessa.
Così con il tempo fai scelte più giuste per te e non condizionate da spinte esterne. E in questo modo ti incammini verso una vita più felice.
Su quali cose tendiamo a non darci il permesso
Beh, quasi su tutto, a seconda del nostro carattere e di come e quanto siamo stati condizionati dal nostro ambiente.
Per esempio, non ci concediamo
- di esprimere la nostra creatività;
- di dire di no a persone o proposte;
- di rifiutare un consiglio;
- di sbagliare;
- di chiedere aiuto;
- di metterci al centro della nostra vita;
- di andare più lentamente rispetto ai ritmi che la società vorrebbe imporci;
- di gestire il nostro business a modo nostro;
- di prenderci cura di noi.
Ma se guardi bene, ciascuna di queste azioni significa che in pratica non ci diamo il permesso di essere noi stessi.
Da dove puoi cominciare per tornare da te
I percorsi per lavorare sul darsi il permesso sono tanti e a volte, se i nodi alla base sono seri e radicati, c’è bisogno che ti guidi una o uno psicoterapeuta.
Quello di cui sono comunque convinta, è che per ricominciare a darti il permesso di essere chi sei e seguire la tua strada, il primo passo è ricostruire la relazione con te stessa.
Concederti tempo e cure per ricominciare ad ascoltarti, a capire quali sono i tuoi bisogni e come puoi fare a soddisfarli.
Prenderti cura di te, insomma, nel modo che intendo io: metterti in ascolto di te stessa e fare quello che ti fa stare bene, partendo dall’azione più semplice che puoi fare.
È proprio di questo che ti parlo nel mio percorso email gratuito Datti il permesso, mettiti al centro e prenditi cura di te.
Pensaci: cosa cambierebbe se ti dessi il permesso di metterti al centro?
Iscriviti al percorso gratuito e scoprilo. 👇
Torna alla home Spulcia i contenuti Scrivimi Giada Centofanti • P.IVA 01969000668 • Socializziamo: Instagram, LinkedIn Privacy Policy Cookie Policy Condizioni generali