Alla fine delle ferie ero pronta, scattante, piena di idee e di energie. Avevo i feedback degli ascoltatori che hanno risposto al questionario sul podcast. Avevo il numero di puntate, l’elenco degli argomenti, le date di uscita. Ero entusiasta.
Ho preparato quattro puntate e proprio lavorandoci mi sono venuti in mente altri due argomenti. Uno dei due, ho deciso, sarebbe stato quello di apertura dopo il trailer.
E sbam sono andata in blocco. La fase di ricerca è andata bene poi il vuoto. Sono stata risucchiata dal buco nero della procrastinazione. Ho fatto di tutto, tranne lavorare a quelle due puntate. Perché ogni volta che ci provavo il mio corpo mi dava segnali inequivocabili che dicevano “Io con quella roba lì non ci voglio avere a che fare”. Sbadigli, sonno, insofferenza, necessità di muovermi.
Se procrastino, ho bisogno di capire cosa c’è sotto
Così oggi, dopo 3 giorni passati a evitare il discorso, ho deciso di parlarmi per capire cosa sta succedendo nella mia testa. Ho scritto un dialogo fra me e me. La me che fa le domande è un’osservatrice calma, curiosa e affettuosa. La me che risponde è nel turbinio delle emozioni, ma piano piano riesce a ritrovare il respiro.
Alla fine della chiacchierata con me stessa sono riuscita a sbloccarmi e ho imparato un po’ di cose che voglio condividere con te.
Più in basso trovi 8 consigli e poi tutta la trascrizione del dialogo fra me e me. Spero ti siano d’aiuto. Se ti servono altri spunti, ascolta la puntata sulla procrastinazione legata al perfezionismo.
Se hai altre idee o tecniche che hai sperimentato, scrivimele nei commenti, serviranno a me e agli altri lettori. Io intanto vado a lavorare su quelle benedette puntate!
Procrastinazione: 8 consigli da portare a casa
- Fermati, respira e ascoltati: se non sai qual è il motivo della procrastinazione è difficile che tu possa superarla.
- Se non riesci ad ascoltarti o a andare in profondità, prova a fare un dialogo fra te e te. Se non lo scrivi, appunta comunque delle parole chiave — termini ricorrenti, emozioni, sensazioni.
- Ricordati il motivo per cui vuoi fare quella cosa.
- Chiediti cosa può rendere più semplice per te il primo passo — per esempio prendere informazioni o dividere quello che devi fare in pezzi più piccoli.
- Pensa a un passo alla volta, altrimenti rischi di sentirti sopraffatto. Ogni volta che pensi al passo successi, riportati al presente e concentrati sul passo che stai facendo, degli altri te ne occuperai a tempo debito.
- Programma i passi per completare quello che vuoi fare in maniera realistica: non allungare troppo i tempi ma evita di sovraccaricarti.
- Quando ti parli, fallo con calma e curiosità, senza giudicarti.
- Ricordati che siamo tutti esseri umani, tutti combiniamo casini, tutti possiamo rimediare.
Un dialogo scritto fra me e me
Ehi, che succede? Sono andata in blocco.
Ok, tranquilla, capita a tutti ogni tanto. Ti va di dirmi come mai pensi che sia successo? Non lo so. Avevo tutto pronto. Tutti gli argomenti degli episodi sono pronti. Quattro episodi sono pronti da registrare e poi ne stavo per preparare altri due e mi sono bloccata.
Cos’è successo? Avevo definito gli argomenti. Poi me ne sono venuti in mente altri due e li ho inseriti, uno l’ho messo come primo episodio della stagione e l’altro come quarto. Così ho cominciato a lavorarci, ma dopo la fase di ricerca mi sono bloccata durante la fase di preparazione. E questo mi ha mandato in blocco i circuiti. Perché continuo a pensare che se non preparo il primo allora non posso fare nient’altro. Non posso registrare quelli già pronti, non posso preparare i testi per il blog e per i social…
Così ho passato tre giorni a fare altro. Piccole faccende domestiche, commissioni, altre cose che potevano aspettare. E poi ho dormito. Ho dormito di pomeriggio, che è una cosa non faccio praticamente mai.
Come ti senti? Frustrata e arrabbiata. E ogni volta che apro i social vedo che qualcuno che conosco o che seguo sta già facendo mille cose online e penso che io no e mi sento soffocare.
Lo capisco. Succede. Ora respira. Pensa alle puntate su cui ti sei fermata e che poi ti hanno bloccato gli ingranaggi. C’è qualcosa di particolare in quelle puntate? Alla prima ci tengo molto. Perché me l’hanno chiesta un po’ di ascoltatori e perché è qualcosa che mi ha aiutato tanto. Però è un argomento per cui ho una certa riverenza. Ho quasi paura a toccarlo.
Come mai? Non sono un’esperta.
Pensi che sia necessario esserlo per parlarne? Cosa ti aiuterebbe a farti sentire più a tuo agio nel trattare l’argomento? Non credo sia essenziale essere un esperto del campo. Potrei raccontare quello che ho capito io dell’argomento — che poi è la mindfulness — e condividere la mia esperienza, dire perché secondo me può aiutarci a stare meglio.
Che ne pensi, può andare come impostazione? Sì, direi di sì.
Da dove puoi cominciare per riprendere in mano il lavoro? Posso lavorare sulla scaletta che avevo già preparato e cominciare a elaborarla punto per punto.
Ok, puoi programmare il lavoro? Sì. Posso vedere quanti sono i punti in scaletta e dividere il lavoro in base a quello, farne un tot al giorno. Come scadenza mi do mercoledì prossimo, considerando gli altri impegni di lavoro.
Poi c’è tutto il resto della produzione: registrare, pulire l’audio, caricare su Spreaker, preparare le note, preparare i post social, le immagini... A sentire tutte queste cose insieme mi viene l’ansia.
Che ne dici allora di pensare a una alla volta? Da dove puoi cominciare? Dalle registrazioni. Una volta fatte quelle il resto di solito viene più facilmente. Avevo pensato di farne 5 entro la fine del mese e poi partire con le puntate l’ultima settimana di settembre.
Com’è il tuo calendario in questi 10 giorni o poco più? Cavolo, solo 10 giorni e sono pure belli pieni. Temo che registrarne 5 sia poco realistico, perché poi mi serve il tempo per prepararne almeno una per la messa online. Potrei registrarne 3 e preparare le prime 2.
Ok, mi sembra un buon piano. E le altre? Appena pronte le prime due, pianifico la produzione delle altre.
Bene. E se il blocco dovesse tornare? Mi chiederò cosa mi sta bloccando, cercherò di andare a fondo per capire le ragioni. Poi mi chiederò cosa può aiutarmi a fare un primo passo per agire e rompere il blocco. Poi programmerò la prima azione e le successive, tenendo conto delle scadenze e degli altri impegni, per responsabilizzarmi ma senza sovraccaricarmi e rischiare di non farcela.
E ricordati che puoi parlare con me ogni volta che ti serve.
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